Carta n. 1 - Naturale vocazione del territorio regionale all’utilizzo delle risorse geotermiche a bassa entalpia mediante impianti a circuito chiuso

La naturale vocazione di un territorio all’utilizzo delle risorse geotermiche a bassa entalpia mediante impianti a circuito chiuso deriva dalle caratteristiche litologiche, idrogeologiche e di conducibilità termica delle formazioni geologiche presenti nel sottosuolo. Nel territorio della Regione Lazio sono stati definiti due domini di permeabilità (poroso e fratturato) con sette Unità Geologiche che, alla scala della rappresentazione (1:250.000), individuano le formazioni geologiche secondo tali caratteristiche. Tuttavia, i dati di conducibilità termica si riferiscono a valori di letteratura, in quanto non esiste un dataset specifico che consenta una valutazione statistica per le rocce della Regione Lazio. Pertanto, la naturale vocazione allo sfruttamento delle risorse geotermiche mediante circuiti chiusi è espressa da una scala sfumata di colori e non con campi discreti. Nel Lazio non si evidenziano particolari condizioni geologiche che precludano l’uso di sonde geotermiche e dunque la vocazione è valutata in “discreta”, “buona” ed “ottima”.

Per la rappresentazione della valutazione di vocazione delle singole Unità Geologiche si è utilizzato il diagramma a scatola e baffi (boxplot), impiegato nelle analisi statistiche quantitative. In questo caso, le “scatole” stimano le condizioni prevalenti della vocazione della specifica Unità Geologica all’uso geotermico a bassa entalpia mediante impianti a circuito chiuso; per la stessa Unità, i “baffi” stimano condizioni vocazionali possibili, ma non frequenti.

Si ritiene opportuno ribadire che la presente carta ha una finalità di indirizzo e non prescrittiva, ossia deve essere utilizzata per avere una visione d’insieme della vocazione del territorio alla scala della rappresentazione (1:250.000). La carta, inoltre, non definisce la base di informazioni per una programmazione delle indagini sito-specifiche per un corretto dimensionamento progettuale degli impianti e per la valorizzazione della risorsa ambientale in un contesto di sostenibilità. A questo scopo è, invece, stato costituito un apposito SIT, di cui questa carta rappresenta un’estrazione di alcuni livelli tematici, associato al RIG.

Il SIT riporta le informazioni di base derivanti da documentazione ufficiale, che il progettista può aver bisogno di consultare per predisporre le indagini sito-specifiche necessarie alla progettazione. Si sottolinea che in nessun caso le informazioni presenti nel SIT possono sostituire le necessarie indagini da eseguire sperimentalmente sul luogo interessato dalla costruzione di un impianto. Il SIT indica, inoltre, le aree di divieto e di vincolo, ai sensi della normativa regionale vigente in materia (Legge Regionale 21 aprile 2016, n. 3 e ss.mm.ii.), per le quali o non sia possibile realizzare impianti ovvero sia necessario il rilascio preventivo di nullaosta delle Amministrazioni competenti ovvero per le quali siano richiesti approfondimenti che definiscano eventuali interferenze o pericolosità.

Geotermia, carte idrogeotermiche

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